TRAINING EMS: PERCHÉ 20 MINUTI E NON DI PIÙ?
Oggi grazie al tutone e i moderni training, è possibile reclutare (ovvero attivare) quasi il 100 percento delle fibre muscolari: significa che a parità di esercizio, l’EMS (Elettro Stimolazione Muscolare) permette di mettere in movimento molto di più rispetto a un classico allenamento in cui si possono reclutare solo le fibre direttamente coinvolte nel movimento.
Basterebbe questo dato di fatto per spiegare come mai nell’allenamento con l’EMS 20 minuti (e non di più) sono sufficienti. Ma scendiamo più a fondo per scoprire tutti i segreti di questo innovativo metodo.
PIÙ FIBRE, MENO ORE
È evidente che una stimolazione così profonda delle fibre muscolari di tutto il corpo va a compensare ciò che nell’allenamento classico si ottiene con la durata dell’esercizio stesso.
Infatti, la stimolazione EMS di tutti i principali gruppi muscolari (abbinata esercizi anche complessi, a corpo libero o con piccoli attrezzi) permette di poter tranquillamente affermare che 20 minuti di allenamento EMS rappresentano l’equivalente di due o più ore di palestra: perché questo è il tempo che occorrerebbe per effettuare un allenamento total body così completo.
Non solo. Proprio per verificare questo assunto, sono state effettuate ricerche e sperimentazioni anche su atleti professionisti e queste hanno dimostrato che prolungare l’attività EMS alla massima intensità oltre 20 minuti comporta un affaticamento così alto da necessitare di lunghi tempi di recupero, rendendo così svantaggiosa questa ipotesi. Senza contare che i rischi di infortuni muscolari si amplificano: che è l’esatto opposto di quanto si vuole e si può ottenere con un allenamento EMS mirato e adatto.
PERSONALIZZA IL TUO TRAINING
Una prerogativa unica dell’elettrostimolazione è la possibilità di poter variare sia l’intensità, sia la frequenza degli stimoli applicati. Infatti, a frequenze diverse corrisponde il reclutamento di fibre muscolari dalle caratteristiche differenti.
Le fibre lente di tipo I (quelle che intervengono maggiormente nelle attività di resistenza), sono attivate a basse frequenze e si applicano a soggetti che mirano a dimagrire, in abbinamento a esercizi di media/lunga durata, o all’allenamento di tipo cardio (ellittica o runnar). Invece, le fibre intermedie o veloci di tipo II reagiscono a frequenze più alte: queste sono più adatte per i soggetti che vogliono sviluppare il tono muscolare e la forza, e sono abbinate a esercizi più brevi e più intensi.
Tutto ciò consente di effettuare un allenamento estremamente personalizzato, perché in base agli obiettivi si può scegliere che tipo di frequenza applicare. Tanto è vero che è possibile strutturare anche un allenamento misto tra le due attività: solo in questo caso e solo per utenti esperti ed allenati è possibile ipotizzare un allenamento più lungo (anche di 30-40 minuti); ma questa è l’eccezione, non la regola.
AFFIDATI ALL’EMS
La corrente esterna dell’EMS è un’imitazione di quella che naturalmente provoca la contrazione muscolare fisiologica, attraverso gli impulsi elettrochimici. Inoltre, è bene specificare che sono sufficienti correnti bassissime per attivare la contrazione muscolare ottimale: insomma, l’elettrostimolazione è assolutamente sicura.
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